Il blog del Rifugio La Cuccia di Imperia è aggiornato con le foto e le descrizioni dei cani presenti in canile. Ogni cane è in regola con le vaccinazioni, ha il microchip ed il proprio libretto sanitario. Il rifugio ha in appoggio un medico veterinario, un comportamentalista ed un educatore.

mercoledì 26 ottobre 2016

L'isolamento sociale del cane

Quando consigliamo l'adozione di un cane a famiglie che hanno casa con giardino, è perchè si tratta di una cane che ha bisogno di fare molta attività con i suoi futuri padroni.
Saremmo molto dispiaciuti se ciò fosse frainteso, perchè un cane non può e non deve vivere solo in giardino, perchè il cane è un animale sociale e pertanto ha bisogno di vivere in branco.

Riportiamo di seguito un interessante articolo tratto da Riviera24.it riguardante l'isolamento sociale del cane, una forma di maltrattamento silenzioso che non lascia ferite.

Link dell'articolo originale: Isolamento sociale del cane Riviera24 scritto dall'educatore cinofilo Luca Suman

Isolamento sociale del cane, una forma di maltrattamento silenziosa


Il cane ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo: è uno dei suoi bisogni primari.
Avete mai provato a rimanere soli in un posto lontano da tutto e tutti? Nessun essere vivente nel raggio di chilometri, niente libri, tv, radio ma solo cibo e acqua strettamente necessari per mantenersi in vita? Dopo pochi giorni il silenzio diventa assordante e più il tempo passa più ci si sente smarriti, soli e infelici. Ogni rumore, anche lieve, ci mette in allerta.
Provate ora a prolungare questo periodo per mesi, anni o per tutta la vita e potrete immaginare cosa può provare un cane isolato dal suo gruppo sociale. L’isolamento sociale è una forma di maltrattamento che non lascia segni evidenti sul corpo ma ugualmente molto violenta. Cani isolati in campagna, relegati in giardino o chiusi in balcone, sono cani molto tristi.
Prendiamo per esempio un cane in una casa di campagna. Che cosa gli manca? Il proprietario porta cibo in abbondanza ogni due giorni e l’acqua non manca mai. Ha una tettoia sotto la quale può ripararsi e un terreno immenso dove potersi divertire. Credete che sia un cane felice? Anche se teniamo il cane in un luogo che sappiamo essere “sicuro”, il cane non è della stessa opinione. Non c’è sicurezza a stare da soli e non è una scelta che il cane farebbe mai.
Il cane ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo, è uno dei suoi bisogni primari. Privarlo di ciò provoca inevitabilmente degli squilibri a livello psico-fisico causando stati di ansia, depressione e problemi di salute anche gravi.
La cosa ancora più grave è che nella maggior parte dei casi l’isolamento sociale arriva dopo un periodo di tempo vissuto in casa. Il cane sporca, perde il pelo, fa i bisogni in casa, rovina i mobili o le nostre cose, la gestione diventa un disastro e nella migliore delle ipotesi si decide di relegarlo in giardino, ma tutto questo solo perché lui si comporta da cane.
Un giardino, uno spazio esterno, una campagna, sono tutti luoghi fantastici dove trascorrere del tempo insieme al cane ma non devono mai diventare la “casa” del cane.
Un incredibile vantaggio, oltre a tutti gli altri, del tenere il cane in casa è quello del tempo che trascorrerai con lui. E’ vero che la qualità è fondamentale ma la quantità non è da meno. Più tempo trascorrerai con lui e migliore sarà la vostra relazione. Anche senza fare nulla, solo il fatto di stare vicino a te lo farà sentire parte della famiglia, più sicuro. Il cane ha bisogno di condividere con te odori, spazi, emozioni.
Quindi prima di prendere un cane pensiamoci bene, facciamoci un’idea più chiara possibile di cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi anni da questa convivenza. Affidiamoci a un buon educatore cinofilo che ha anche il compito e le competenze per indicarci, non solo che tipo di cane prendere in base al nostro stile di vita, ma anche di informarci dettagliatamente su quale sia l’impegno che comporta la vita con un cane.

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